sabato 31 marzo 2018

Farina da biscotti.


Mòd åd di dål dì:

"'L è nò fårénå då fa biscòt: Non è farina (buona) da far biscotti.

Dicesi di persona di animo cattivo."
Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Difetti ed errori" (2012). Ascoltalo!

venerdì 30 marzo 2018

Fare e strafare.


Pruèrbi dål dì:

"Ål Signùr ål làså fa, må nò stråfà: Il Signore lascia fare, ma non strafare.

Il Signore lascia all'uomo il libero arbitrio, ma anche i suoi comandamenti da seguire."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Religiosità e superstizione" (2012). Ascoltalo!

giovedì 29 marzo 2018

Uovo da bere.


Mòd åd di dål dì:

"Ål l'à bivü sü me un öv: L'ha bevuto su come un uovo,

gli ha fatto credere ciò che voleva con estrema facilità; o anche: ha dimostrato una netta superiorità dialettica sull'avversario in una accesa discussione."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Modi di fare, modi di essere" (2012). Ascoltalo!

mercoledì 28 marzo 2018

Tirare il carro, ma non la pelle.


Pruèrbi dål dì:

"Chi 'l è ch'å tìrå ål car, ål tìrå nò lå pèl: Chi tira il carro, non tira la pelle.

Chi ha un carico di responsabilità non ha mai tempo di riposare e rilassarsi."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Il lavoro" (2012). Ascoltalo!

martedì 27 marzo 2018

Che appendizia!


Mòd åd di dål dì:

"'T è un bèl pindìsi: Sei una bella appendizia.

L'espressione si riferisce a chi ha continue richieste e pretese, pesanti da soddisfare. Le appendizie erano obblighi accessori in lavoro o in natura che i coloni o gli affittuari dovevano al proprietario della terra per contratto o consuetudine."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Difetti ed errori" (2012). Ascoltalo!

domenica 25 marzo 2018

Da qui e là...


Pruèrbi dål dì:

"Då chi e là 'gh è lå mè ca: Da qui e là c'è la mia casa.

Tra i nostri desideri e la loro realizzazione ne deve passare di tempo!".

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Filosofia di vita" (2012). Ascoltalo!

sabato 24 marzo 2018

Lavarsi le mani.


Pruèrbi dål dì (21 mars):

"Ùnå mån làvå l'àltrå e tüt'i du i làvån lå fàciå: Una mano lava l'altra e tutt'e due lavano la faccia.

In senso figurato, il proverbio è un invito alla collaborazione e alla solidarietà."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Considerazioni varie" (2012). Ascoltalo!

martedì 20 marzo 2018

Sciocchi provinciali.


Mòd åd di dål dì:

"Luch me 'nå cåråtå pårmigiånå: Sciocco come una carriola parmigiana.

Il detto nasce forse dal fatto che il tipo di carriola cui si fa riferimento, usata nei caseifici del parmense, era priva di piedi di appoggio, quindi più comoda per il trasporto delle forme di parmigiano: tale aspetto risultava quasi ridicolo alla nostra gente, abituata alla comune carriola dotata di supporti per l'appoggio.

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Comparazioni su difetti o aspetti negativi della persona" (2012). Ascoltala!

lunedì 19 marzo 2018

Riporre lo scaldaletto? Seee!...


Pruèrbi dål dì:

"Å Sån Giüšèp, 's å scàldå pü ål lét: A San Giuseppe (19 marzo), non si scalda più il letto.

Un tempo, quando le camere da letto erano prive di riscaldamento, per intiepidire le coltri si usava lo scaldino, che, giunti alla primavera, si riponeva."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Santi del calendario e stagioni" (2012). Ascoltalo!

domenica 18 marzo 2018

Qui gatta ci viaggia...


Mòd åd di dål dì:

"Gàtå gàtå å ciåpàl!...: Gatta gatta a prenderlo!... cioè prenderlo è stata un'impresa difficile."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Esclamazioni" (2012). Ascoltalo!

sabato 17 marzo 2018

Il male del maiale.


Pruèrbi dål dì:

"Mal åd pé ingràså 'l pursé: Mal di piede, ingrassa il maiale.

La malattia che impedisce di camminare, costringendo alla sedentarietà, porta inevitabilmente ad ingrassare."
Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Salute, malanni e rimedi popolari" (2012). Ascoltalo!

venerdì 16 marzo 2018

Donna tutta d'un pezzo.


Mòd åd di dål dì:

"L'à mångià 'l måni 'd lå scùå: Ha mangiato il manico della scopa, cammina eretta e rigida come se avesse mangiato il manico di una scopa."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Le donne" (2012). Ascoltalo!

giovedì 15 marzo 2018

Negozi su due vie.


Pruèrbi dål dì:

"I butégh ch'å fa cåntón i fån viv åncå i cuión: Le botteghe che fanno angolo fanno vivere anche i coglioni.
I commercianti che hanno la fortuna di avere un negozio che si affaccia su due vie, hanno maggiori probabilità di avere clienti e di fare affari d'oro."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Soldi, roba, interessi e affari" (2012). Ascoltalo!

mercoledì 14 marzo 2018

La parola ritirata.


Mòd åd di dål dì:

"Påròlå tùrnå indré: Parola torna indietro.

Ritiro quello che ho appena detto."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Parlare, raccontare..." (2012). Ascoltalo!

martedì 13 marzo 2018

Quando le ore battono ancora...


Pruèrbi dål dì:

"Lå vö 'l dutùr, åncå se sùtå lå sòcå bàtå i ur: Vuole il dottore, anche se sotto la gonna battono le ore. 
Il proverbio si riferisce a quelle donne che lamentano malattie immaginarie, mentre sono nel pieno vigore fisico e sessuale."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Salute, malanni e rimedi popolari" (2012). Ascoltalo!

lunedì 12 marzo 2018

Capelli... difficili.


Mòd åd di dål dì:

" 'T åm è dai un bèl cò 'd cåvì: Mi hai dato un bel capo di capello, cioè mi hai affibbiato un incarico difficile da assolvere, così come è difficile ricevere dalle mani di un altro un capello e tenerlo per il bulbo tra l'indice e il pollice."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Fatica e difficoltà" (2012).Ascoltalo!

domenica 11 marzo 2018

Bella, con la sella!


Pruèrbi dål dì:

"Lå dònå, pår vès bèlå, lå dévå vègh ål cü å sèlå: La donna, per esser bella, deve avere il culo (fatto) a sella."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Le donne" (2012). Ascoltalo!

sabato 10 marzo 2018

La mula zoppa.


Mòd åd di dål dì:

"Ål 'gh à tåntå bal me 'nå mülå sòpå: Ha tante balle come una mula zoppa.

Dicesi di persona che trova infinite giustificazioni al non fare qualcosa."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Paragoni" (2012). Ascoltalo!

venerdì 9 marzo 2018

Rovesciare il sale porta male.


Pruèrbi dål dì:

"Tra vìå lå sa, dišgràsiå in ca: Gettare via il sale, disgrazia in casa."
Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Religiosità e superstizione" (2012). Ascoltalo!

giovedì 8 marzo 2018

Seghetto rotto? No problem!


Mòd åd di dål dì:

"Lå 'gh à ùnå lénguå ch'lå tàiå ål fèr: Ha una lingua che taglia il ferro.

Dicesi di persona che critica pesantemente gli altri."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Le donne" (2012). Ascoltalo!

mercoledì 7 marzo 2018

Rimanerci male.


Mòd åd di dål dì:

"'L è råstà cågnüf: È rimasto corrucciato, rattristato, cupo."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Dispiaceri" (2012). Ascoltalo!

martedì 6 marzo 2018

C'è chi avvisa e chi se la ride.


Pruèrbi dål dì:

"Chi 'l è vö bén, ål vìšå; chi 'l è vö mal, ål rìdå: Chi vuol bene avvisa, chi vuole male ride.

Il proverbio sottolinea due atteggiamenti: di fronte ad un errore o ad un pericolo, la persona amica mette in guardia o consiglia, il malevolo ride godendo della situazione."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Comportamenti positivi e negativi" (2012). Ascoltalo!

lunedì 5 marzo 2018

Il tesoro nell'orto.


Mòd åd di dål dì:

"Åm sa ch'i ån truà 'l ulén: Mi sa che hanno trovato la piccola olla.

Si dice di chi improvvisamente ostenta ricchezza, tanto da far supporre il ritrovamento di un tesoro nascosto in un'olla e sepolto nell'orto."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Interessi, affari, denaro, proprietà…" (2012). Ascoltalo!

domenica 4 marzo 2018

Marzo marcione.


Pruèrbi dål dì:

"Mars mårsón, tri dì gram e tri dì bón: Marzo marcione, tre giorni cattivi e tre giorni buoni.

A marzo il tempo alterna giorni piovosi a giorni sereni."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Il tempo atmosferico" (2012). Ascoltalo!

sabato 3 marzo 2018

Fondo di magazzino.


Mòd åd di dål dì:

"'L è un cåmpè 'd butégå*: È un avanzo, un fondo di bottega, un articolo che non si riesce proprio a vendere e, rimanendo a lungo in giacenza, va fuori moda."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Interessi, affari, denaro, proprietà…" (2012). Ascoltalo!


* cåmpè 'd butégå: avanzo, fondo di bottega invenduto. Probabilmente dal verbo francese camper: collocarsi, piantarsi.

venerdì 2 marzo 2018

La cresta sul latte.


Pruèrbi dål dì:

"Var püsè mårcà che mónš: Vale di più segnare che mungere.

Vale di più segnare il numero dei litri di latte munto, che faticare a mungerlo. Il detto si riferisce alla disonestà di chi, consegnando giornalmente il latte munto al casaro, ne dichiarava una quantità leggermente superiore alla realtà, che veniva segnata sull'apposito libretto. Il pagamento del latte a fine mese gli consentiva così un guadagno maggiore di quello che gli sarebbe spettato."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Soldi, roba, interessi e affar" (2012). Ascoltalo!