giovedì 31 ottobre 2019

A ben vedere...

Mòd åd di dål dì:
 
"Fa 'ndà insèmå lå vìstå: far andare insieme la vista, creare un disturbo agli occhi tale che con fatica si riesce a mettere a fuoco l'immagine."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Glossario" (2012).
 






 

mercoledì 30 ottobre 2019

In Sardegna! In Sardegna!

Mòd åd di dål dì:
"Ål 'gh à un curàg då Milålìr: Ha un coraggio da Millelire. 
Dicesi di persona estremamente coraggiosa, come lo fu Domenico Millelire. Nato nell'isola La Maddalena nel 1761, nocchiere della Real Marina Sarda, Domenico Millelire ricevette la medaglia d'oro a 32 anni con la semplice e lapidaria motivazione: "Per aver ripreso al nemico l'isola di Santo Stefano e per la valorosa difesa dell'isola de La Maddalenacontro gli attacchi della squadra navale della Repubblica francese". Era la prima medaglia d'oro al valor militare nella storia del Regno Sardo. L'eroismo lo aveva nel sangue. Era imbarcato sulla mezza-galera "Santa Barbara" al comando di un altro grande della Marina Sarda, Vittorio Porcile. Insieme, il 3 gennaio 1794, combatterono con estremo valore contro due sciabecchi algerini e li catturarono. Per questa azione Domenico ricevette la medaglia d'argento al valor militare. Promosso sottotenente delle mezze-galere, partecipò il 18 luglio 1811 alla famosa battaglia navale di Capo Malfatano, a seguito della quale ebbe il grado di capotenente delle truppe di fanteria. In seguito gli fu riconosciuto il grado di sottotenente di vascello dei forti della Reale Marina Sarda e la carica di capitano del porto e comandante della Marina a La Maddalena. Qui morì il 14 agosto 1827."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Paragoni" (2012). Ascoltalo! 








martedì 29 ottobre 2019

Diversamente giovani.

Mòd åd di dål dì:
 
Vèg me 'l cucù: Vecchio come il cucco.  
Si dice di persona molto vecchia o di cosa superata, che ha fatto il suo tempo. Il detto potrebbe rifarsi alla longevità del profeta Abacuc o a quella del cuculo, che la tradizione popolare immagina possa vivere per moltissimi anni."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Comparazioni su pregi o aspetti positivi della persona" (2012). Ascoltalo! 
 






 

lunedì 28 ottobre 2019

Segantini notturni.

Mòd åd di dål dì:
" 'L à fai ål råsiådù tütå lå nòt: Ha fatto il segantino tutta la notte.
Ha russato sonoramente per tutta la notte, imitando il rumore di una grossa sega."
Da "Ål nòs diålåt" - Sez. Vita quotidiana" (2012). Ascoltalo! 






domenica 27 ottobre 2019

Sogni premonitori.

Mòd åd di dål dì:
 
"Ål 's insògnå åd giåndål: Si sogna di ghiande.
Dicesi di persona che desidera qualcosa che difficilmente può ottenere, così come il maiale, chiuso nel suo porcile, inutilmente sogna di mangiare le ghiande di cui è ghiotto."
Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Vita quotidiana" (2012). Ascoltalo!







 

sabato 26 ottobre 2019

La cultura è avanti.

Mòd åd di dål dì (2).

"Vès indré: essere indietro, non ancora sviluppato, non intelligente, non maturo, andar male a scuola"

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Glossario" (2012).







 

Dare spago.

Mòd åd di dål dì:
 
"Dà då tra: ascoltare, dare retta. Nel dialetto alessandrino, "tra" è lo spago usato dai calzolai per cucire le suole delle scarpe, da cui l'espressione "dare spago", assecondare."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Glossario" (2012).
 






 

giovedì 24 ottobre 2019

Parole (d'amore) sante.

Mòd åd di dål dì:
 
"Ås pàrlån (detto di una coppia di giovani): si parlano, sono fidanzati, amoreggiano."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Glossario" (2012).
 




 

mercoledì 23 ottobre 2019

Sfiorire a Pavia.

Mòd åd di dål dì:
 
"(Vés ùnå bèlå) šånšå: giovane donna bella e piacente che suscita interesse nell'altro sesso."
 
Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Glossario" (2012).
 




 

martedì 22 ottobre 2019

Volere volare.

Mòd åd di dål dì:
 
"Ö pròpi fai ål viag dål Pàpå: Ho proprio fatto il viaggio del Papa, cioè un viaggio la cui utilità è stata nulla, così come, ai tempi, era ritenuto inutile ogni spostamento del Papa."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Vita quotidiana" (2012). Ascoltalo! 
 






 

lunedì 21 ottobre 2019

Sì, viaggiare... Ma senza esagerare.

Mòd åd di dål dì:

" 'T åm è fai fa ål gir åd Sånt'Ùrsulå!: Mi hai fatto fare il giro di Sant'Orsola!  
Cioè lunghissimo. Secondo la leggenda, Orsola era una principessa d'Inghilterra, cristiana e figlia di un Re cristiano. Fanciulla di eccezionale bellezza, venne chiesta in sposa da un Principe pagano. La giovane, che si era consacrata segretamente a Dio, non disse di no, ma chiese tre anni di tempo, per meglio conoscere la volontà del Signore. Chiese anche la conversione del futuro sposo e mille compagne per sé e per ciascuna delle dieci ancelle del suo seguito. Si formò così una schiera di undicimila fanciulle che, guidate da Orsola, attraversò il mare tra l'Inghilterra e il continente su una flotta di undici navi. Poi risalì il corso del Reno fino alla Svizzera, dove proseguì fino a Roma, in devoto e variopinto pellegrinaggio. Nel viaggio di ritorno, sempre per la stessa via, le undicimila fanciulle trovarono la città di Colonia assediata dagli Unni. La furia dei barbari si sfogò su quelle donne cristiane, che furono tutte martirizzate in un solo giorno. Tutte meno una, e cioè Orsola. Della sua bellezza si invaghì infatti il famigerato capo degli Unni, Attila, il quale la chiese anch'egli in sposa, promettendole salva la vita. Orsola rifiutò, e morì anch'essa, trafitta da innumerevoli frecce. Questa, in breve, la leggenda di Sant'Orsola e delle sue compagne; una leggenda di incredibile successo nel Medioevo. La realtà storica? A Colonia si ritrovarono, nell'VIII secolo, le reliquie di giovani donne, presso una chiesa dedicata ad alcune Vergini fino allora sconosciute. E fu trovato, tra altri nomi femminili, anche quello di Orsola, una bambina di undici anni, cioè, latinamente, undecim. Quell'indicazione di età, a quanto sembra, venne letta come undecimilia, cioè undicimila. Da qui, la storia delle undicimila compagne e della Principessa d'Inghilterra che le avrebbe condotte al suo seguito."
Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Esclamazioni" (2012). Ascoltalo! 
 




 

domenica 20 ottobre 2019

Febbre d'amore.

Mòd åd di dål dì:
 
" 'S è scåldà i pòcål: Si è scaldato le palle, ossia ha perso completamente la testa per una ragazza, senza riuscire a dirglielo. Il detto trae origine da un antico gioco costituito da due palline (pòcål) di legno legate a una cordicella, che, sbattendo fra di loro, si scaldano. In anni recenti il gioco è tornato di moda con il nome di clip-clap."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Amore, fidanzamento e matrimonio" (2012). Ascoltalo! 
 






 
 
 

sabato 19 ottobre 2019

Della luce...della pece...

Mòd åd di dål dì:
 
"Pìså lå lüš!: Accendi la luce! 
Da appicciare (ad piceare, cioè unire con la pece, che è molto infiammabile). Più comune: viscà."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Vita quotidiana" (2012). Ascoltalo!
 






 

venerdì 18 ottobre 2019

Il buon seminatore.

Pruèrbi dål dì:
 
"Å Sån Lücå, chi 'l è ch''l à nò 'ncu sumnà, ål plücå: A San Luca (18 ottobre), chi non ha ancora seminato, pilucca. 
Chi non ha seminato per tempo, non farà il raccolto e, quindi, avrà poco da mangiare."
Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Santi del calendario e stagioni" (2012). Ascoltalo! 







giovedì 17 ottobre 2019

Lettera...ti.

Mòd åd di dål dì:
 
" 'L è nåncå bón då fa un'Ò cul bicér: Non è neanche capace di fare una O col bicchiere.
Non è neanche capace di scrivere la lettera O circondando con il tratto della matita l'orlo del bicchiere, cioè è una persona analfabeta o incapace."
Da "Ål nòs diålåt" . Sez. "Metodi educativi, istruzione, ignoranza" (2012). Ascoltalo! 










mercoledì 16 ottobre 2019

Per fortuna.

Mòd åd di dål dì:
"Vègh ål cü fudrà: avere il sedere foderato. Vès fudrà dådrérå: essere foderato dietro. 
Le due espressioni indicano la condizione di chi è molto fortunato."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Glossario" (2012).

martedì 15 ottobre 2019

Son dolori!

Pruèrbi dål dì:

"Se 'l målà 'l à då guårì, un pò 'd màl 'l à då påtì: Se il malato ha da guarire, un po' di male ha da patire.
Per giungere alla guarigione bisogna sopportare le cure necessarie, anche se dolorose."

Da "Ål nòs diålåt" - Sez. "Salute, malanni e rimedi popolari" (2012). Ascoltalo!