domenica 28 giugno 2015

Ål Påišån e i sò Fiö.


Esopo in Lomellina.
Dal libro/DVD “101 favole di Esopo” (strenna natalizia 2014 in omaggio agli alunni della Scuola Primaria di Sannazzaro de’ Burgondi da parte dell’Amministrazione Comunale – Assessorato alla Cultura):

“Il Contadino e i suoi figli” – “Ål Påišån e i sò Fiö”.

Versione in lingua lombarda (UNESCO ISO 639-3 Lmo) - Variante sannazzarese.
Liberamente tradotto da “The AESOP for CHILDREN”, Rand McNally & Co., Chicago, 1919.

Musiche: incompetech.com

Versione in italiano:


IL CONTADINO E I SUOI FIGLI.

Un ricco vecchio Contadino, che sentiva di non aver più molti giorni da vivere, chiamò i figli al suo capezzale.
"Figli miei," disse, "attenzione a quello che ho da dirvi. Non cedete per alcuna ragione la tenuta che appartenne alla nostra famiglia per tante generazioni. Da qualche parte in essa è nascosto un ricco tesoro. Non so il punto esatto, ma è lì, e voi sicuramente lo troverete. Non risparmiate alcuna energia e non tralasciate alcun luogo nella vostra ricerca."
Il padre morì, e non appena fu sepolto, i figli si misero al lavoro scavando con tutte le loro forze, rivoltando ogni centimetro di terreno con le loro vanghe, e controllando l'intero podere due o tre volte. Oro nascosto non ne trovarono; ma al momento del raccolto quando fecero i loro conti ed ebbero intascato un ricco profitto di gran lunga maggiore di quello di chiunque dei loro vicini, capirono che il tesoro di cui il padre aveva loro parlato era la ricchezza di un raccolto abbondante, e che la ricchezza l'avevano trovata nella loro operosità.

L'operosità è di per sé un tesoro.

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