Il film di Luciano Emmer racconta la storia vera di una contadina povera del 1600 che viveva in una grotta isolata in Val di Non. Accusata ingiustamente di stregoneria, viene condannata a morte, si rifiuta di pentirsi, e per questo motivo viene bruciata sul rogo nella piazza del paese. I dialoghi sono in dialetto, sottotitolati in italiano.
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