domenica 28 luglio 2013

Òh, che cald!...


Åm par pròpi che i dòn i supòrtån méi ål s-ciüs!...

E å prupòšit åd cald:


Òh, che cald ch'å fa!... Stånòt åm són švigià ch'å sérå int un'àquå sùlå:Playsoundfile "C:\alnosdialat\Rosalia\acquasula.mp3" "Normal" Oh, che caldo che fa!... Stanotte mi son svegliato che ero in un'acqua sola, cioè ero sudato fradicio.

Å fa 'nå cald då fùrcå:Playsoundfile "C:\alnosdialat\Rosalia\calddafurca.mp3" "Normal" Fa un caldo da forca, un caldo insopportabile, soffocante. La parola "forca" potrebbe riferirsi sia all'attrezzo che il diavolo usa per inforcare le anime e porle tra le fiamme, sia allo strumento dell'impiccagione che soffoca il condannato.

Incö 'l pìcå, 'gh è un su ch'å s-ciàpå i sårvél:Playsoundfile "C:\alnosdialat\Rosalia\sucasciapaisarvely.mp3" "Normal" Oggi "picchia", c'è un sole che spacca i cervelli, cioè caldissimo.

Cul su chi ål cùlå i brunšén:PlaySoundFile "C:\alnosdialat\Rosalia\6-02-10culaibrunseen.mp3" "Normal" Questo sole qui cola le bronzine. È un sole molto cocente, al punto da fondere anche il metallo.

‘Gh è s-ciüs:Playsoundfile "C:\alnosdialat\Rosalia\scius.mp3" "Normal" C'è afa soffocante.

Ågh lå frìcå pròpi nò å piöv:Playsoundfile "C:\alnosdialat\Rosalia\fricanoapiov2.mp3" "Normal" Non ce la fa proprio a piovere. L'espressione si usa durante un periodo molto lungo di siccità.

(Dal libro-cd Ål nòs diålåt, 2012).

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