Mòd åd di dål dì:
"'L à fai ùnå figürå då ciculåtè: Ha fatto una
figura da cioccolataio, una brutta figura. Pare che l'origine del detto
risalga intorno al 1830, quando a Torino l’industria del cioccolato
aveva già raggiunto livelli di altissima specializzazione e di maestri
cioccolatieri ce n’erano molti. Uno di questi, arricchitosi vistosamente
grazie alle nuove tecniche di lavorazione del cacao, si permise la
sfacciataggine di girare per la città con una carrozza trainata da
ben quattro cavalli, quando invece i borghesi dell’epoca normalmente
utilizzavano il tiro a due. Il re Carlo Felice chiamò urgentemente a
corte quest’uomo per fargli una severa ramanzina, dicendo: “Quando esco
in carrozza non voglia fare la figura di un cioccolataio!”. Secondo
un’altra versione dei fatti, invece, un ricco cioccolataio di Genova fu
scambiato per il re quando si presentò all’inaugurazione del teatro
Carlo Felice, nel 1828, su una carrozza molto lussuosa. Essendo la
carrozza del re molto più brutta, si dice che la gente abbia mormorato
che il re aveva fatto "una figura da cioccolataio”. (Da www.mangiarebene.it).
Secondo una terza versione, il detto deriverebbe dalla brutta figura fatta da Vittorio Emanuele II al suo rientro a Torino, quando dovette farsi prestare la carrozza di gala - appunto - da un noto fabbricante di cioccolato."
Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!
Secondo una terza versione, il detto deriverebbe dalla brutta figura fatta da Vittorio Emanuele II al suo rientro a Torino, quando dovette farsi prestare la carrozza di gala - appunto - da un noto fabbricante di cioccolato."
Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!
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