mercoledì 24 giugno 2015

Ål Lión e lå Sinsòslå.




Esopo in Lomellina.

Dal libro/DVD “101 favole di Esopo” (strenna natalizia 2014 in omaggio agli alunni della Scuola Primaria di Sannazzaro de’ Burgondi da parte dell’Amministrazione Comunale – Assessorato alla Cultura):

“Il Leone e la Zanzara” – “Ål Lión e lå Sinsòslå”.

Versione in lingua lombarda (UNESCO ISO 639-3 Lmo) - Variante sannazzarese.

Liberamente tradotto da “The AESOP for CHILDREN”, Rand McNally & Co., Chicago, 1919.


Traduzione in italiano:


IL LEONE E LA ZANZARA.

"Sparisci, spregevole insetto!" disse un Leone con rabbia a un Moscerino che stava ronzando intorno alla sua testa. Ma la Zanzara non ne era affatto turbata.
"Pensi forse," disse con dispetto al Leone "che io abbia paura di te perché ti chiamano re?"
Un istante dopo volò sul Leone e lo punse bruscamente sul naso. Pazzo di rabbia, il Leone colpì 
ferocemente la Zanzara, ma riuscì solamente a ferirsi con i suoi stessi artigli. Ancora e ancora la Zanzara punse il Leone, che ora ruggiva terribilmente. Infine, pieno di rabbia e coperto delle ferite che i suoi denti e i suoi artigli gli avevano fatto, il Leone rinunciò alla lotta. La Zanzara ronzò via per dire al mondo intero della sua vittoria, ma invece finì dritta in una ragnatela. E lì, lei che aveva sconfitto il Re degli animali, fece una fine miserabile, come preda di un piccolo ragno.

Il più piccolo dei nostri nemici è spesso quello da temere di più.
Essere orgogliosi per un successo non ci deve far abbassare la guardia.
 

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