Incö l'è Sånt'Åntòni, nò cul åd Pàduå: cul di bésti. Dåchindrérå, me incö, int i måcèl ås låuràvå nò e i bésti i ripušàvån åncå lur int i stal, indùå che pö rivàvå ål prèv å bénédìi....
Int å cui dì chi, i giurnà så šlóngån å vìstå d'ög: me difàti, se å "Såntå Lüsìå, ål pas d'ùnå furmìå", å "Nådàl, ål pas d'un gal" e å "Påsquåtå, un'uråtå"...
Int å cui dì chi, i giurnà så šlóngån å vìstå d'ög: me difàti, se å "Såntå Lüsìå, ål pas d'ùnå furmìå", å "Nådàl, ål pas d'un gal" e å "Påsquåtå, un'uråtå"...
å "Sånt'Åntòni, un'ùrå bòni"!
R. M.
Vérsión in Itåliån:
Oggi è Sant'Antonio, non quello di Padova: quello degli animali. Un tempo, come oggi, nei macelli non si lavorarava e le bestie riposavano anche loro nelle stalle, dove poi arrivava il prete a benedirle...
In questi giorni, le giornate si allungano a vista d'occhio: e infatti, se a Santa Lucia (13 dicembre) si allungano di pochissimo (il passo di una formica), a Natale un poco di più (il passo di un gallo), a Pasquetta (Epifania) un'ora scarsa, a Sant'Antonio le giornate si allungano più di un'ora (un'ora buona)!
R. M.
In questi giorni, le giornate si allungano a vista d'occhio: e infatti, se a Santa Lucia (13 dicembre) si allungano di pochissimo (il passo di una formica), a Natale un poco di più (il passo di un gallo), a Pasquetta (Epifania) un'ora scarsa, a Sant'Antonio le giornate si allungano più di un'ora (un'ora buona)!
R. M.
Mia zia Stefanina, racconta ancora del suo matrimonio alle sei del mattino del 17 gennaio di 64 anni fa. Loro, molto poveri, non volevano farsi vedere da nessuno e si sono trovati davanti la chiesa piena di contadini che portavano a far benedire le bestie. Per inciso, mi ricordava che allora i poveri entravano dalle porte laterali, per matrimoni e funerali il portone centrale si apriva solo per i ricchi.
RispondiEliminaCiao
Betty
Interessanti ricordi, Betty! Ne farò oggetto di un prossimo post!
RispondiEliminaGrazie e a presto!
R. M.
Betty, 2 cose: ma la zia Stefanina di cui parli è la mamma di Mario e Angela, compagni di cortile della mia infanzia in via Bigli?
RispondiEliminaE poi: sei su Facebook? Ecco il gruppo degli amici del dialetto sannazzarese cui potresti iscriverti:
http://xrl.us/bgr4yd
A presto!
R. M.
Si, mia zia Stefanina e mio zio Giovanni sono i genitori di Mario e Angela che abitavano, prima di emigrare in Germania, proprio in via bigli. Con loro abitava anche mia mamma, la Margherita che poi aveva aperto il negozio da parrucchiera davanti all'oratorio.
RispondiEliminaA proposito del matrimonio dei miei zii, Le racconto anche qualche altro particolare. Il viaggio di nozze è stato il trasferimento a Sparanino di Bosnasco. La prima notte di nozze, racconta la zia, l'hanno passata a cacciare i topi dall'ex fienile che era diventata la loro casa. Il pranzo di nozze l'hanno fatto con i regali di nozze: mezzo pollo regalato dalla mia bisnonna (erano in sei a mangiarlo) e un cavolo (letteralmente), portato, sotto la neve, da mia mamma e mio nonno (il padre dello sposo), che l'avevano rubato alle suore dell'orfanotrofio dove vivevano...
Devo dire, però, che a dispetto dell'inizio avventuroso, è proprio un bel matrimonio, che ha resistito a due belle teste dure!
Angela e Mario sono ormai nonni.
Glie li saluto
Grazie per la dritta su facebook, ci vado subito.
Grazie per le notizie, Betty! Che piacere avere conferme in merito ai miei ex-vicini di casa! Mi fa un po' specie sentire che Mario e Angela sono già nonni (l'ultima volta che li vidi erano ragazzini!), ma d'altra parte anch'io, più vecchio di loro di qualche anno, sono già nonno dal 2005! Com'è volato il tempo!...Ho visto che ti sei iscritta al gruppo: benvenuta! E l'altro mio gruppo, quello dei miei ex-alunni, l'hai visto? Forse nelle foto riconoscerai qualche compagno/a, non di classe, ma di corso... http://xrl.us/bgr4yh
RispondiEliminaA presto!
R. M.